martedì 27 agosto 2013

Codex Gilgamesh - Prove di veicoli 1

Una bozza dice più di mille parole.
Questo è uno schizzo della Folgore, la nave di Victor von Frankenstein disegnata da Leonardo da Vinci.
Il mio disegno prende spunto dai bozzetti di Leonardo per una nave che, sotto la blindatura a mandorla a prua nascondeva un cannone. Qui invece la blindatura è composta da due rotori che, in posizione verticale, trasformano il mezzo in un elicottero. Il fumaiolo a metà è cannone. La versione non è quella definitiva ma rende un'idea di quello che mi frullava nella testa. O di quello che frullava nella testa di Leonardo?

martedì 20 agosto 2013

Perché non recensisco più

Qualcuno mi chiede perché non recensisco più romanzi. Perché ho riletto le mie recensioni, ho letto molte recensioni altrui e ho studiato, facendomi un'opinione del tutto personale riguardo ai romanzi e ai commenti degli stessi. Ora vi racconto come la penso.
Parliamo innanzitutto del testo. E già qui farò una distinzione che subito sembrerà strana ma al termine della lettura apparirà chiara: distinguerò infatti tra libro e romanzo. Il libro è l'oggetto fisico, le pagine, lo scritto; il romanzo è l'esperienza generata dal libro.
Cominciamo dunque con il libro, ovvero con il testo. Un testo deve essere comprensibile, completo e coerente.
Ma, esaminando solo questi tre aspetti, ci si limita alla valutazione del codice linguistico con il quale è scritto (il cosiddetto livello denotativo). Si critica il libro. Ma il libro non è il romanzo. E non lo è perché i termini evocano immagini (mentali, legate alla capacità cognitiva del lettore) che si caricano di significati che vanno ben oltre il piano letterale e rendono più complesso il significato del testo (il cosiddetto livello connotativo).
Un romanzo dunque non si esaurisce nel proprio livello denotativo ma, a mio avviso, neppure nel suo livello connotativo. Il romanzo vero e proprio è un insieme temporale di più elementi. Vediamo se riesco a fare un'analisi come si deve di ciò che ho maturato. Ecco i momenti del romanzo, ovviamente a mia personale opinione, che costituiscono i passi dell'esperienza mentale legata alla lettura.
1) C'è un primo momento, il momento denotativo, quello durante il quale il lettore legge ciò che è scritto, ovvero le parole, il periodo, la pagina, il capitolo, il libro. Questo primo momento è soggetto alle regole del livello denotativo, ovvero all'essere comprensibile, completo e coerente.
2) Il secondo lo chiamerei momento interpretativo/cognitivo e si riferisce all'immagine mentale che il lettore ottiene dal primo momento. Riguarda proprio ciò che, quando leggiamo, immaginiamo grazie alle parole.
3) Il terzo è il momento connotativo e riguarda il significato del testo, ovvero ciò che significa l'immagine mentale che il lettore si è fatto di ciò che ha letto. Il romanzo non si esaurisce nemmeno qui, il romanzo infatti, credo che sia oltre, è al prossimo punto.
4) Il quarto lo definirei momento introiettivo/proiettivo. Riguarda ciò che il lettore vede di sé nella narrazione, ovvero come il lettore partecipa a quanto compreso del punto precedente. Il romanzo è questo e, come spero di aver mostrato, è ben diverso dal libro.
Veniamo alla recensione di un romanzo.
La maggior parte delle "critiche" di molti blog che si occupano di recensire libri si ferma all'analisi del primo momento; c'è chi l'esegue in maniera molto approfondita e "scientifica" (per quanto si possa esaminare in tale maniera un'arte, che è pertanto soggetta a metodo induttivo e non deduttivo), chi meno, ma la maggior parte si limita a ciò che ha letto, non a ciò che ha visto e a ciò che il romanzo ha comunicato. I romanzi diventano meravigliosi o ributtanti in funzione del solo libro. Un errore a mio avviso. Un errore dal quale non sono stato esente in passato.
Vediamo meglio, con l'aiuto di due frasi.
A) "Marco guarda a lungo e con astio Paolo; infine si alza velocemente dalla sedia, prende con rabbia un grosso libro e lo lancia violentemente contro di lui".
B) "Marco guata Paolo, balza dalla sedia, afferra un libro e glielo scaglia contro."
Dopo esserci fatti un'idea delle regole della scrittura, possiamo dire che la frase A) è peggiore della frase B) perché dice le stesse cose ma in modo meno immediato e più approssimativo. Possiamo però asserire che la frase A) "fa schifo"?
No, non possiamo, perché tale frase rispetta le regole del momento denotativo (perché è comprensibile, completa e coerente). Possiamo dire (nella semplificazione che le frasi siano il libro) che il libro B) è migliore del libro A). Certo, ma il romanzo A) è migliore del romanzo B)? Come ho detto prima, il romanzo non è il libro.
La lettura della frase A) e la frase B) (momento denotativo) innesca il medesimo momento interpretativo/cognitivo. Infatti, se non avvengono disturbi soggettivi a livello cognitivo (problema che non voglio affrontare perché esula dalla trattazione), che Marco si alzi velocemente oppure balzi dalla sedia, l'immagine mentale che ci facciamo della scena è la medesima. Se il momento 2) è il medesimo, saranno i medesimi i momenti 3) e 4).
Che Marco balzi o si alzi velocemente il significato della sua azione è il medesimo. Ed è il medesimo anche ciò che di noi permea l'azione: avremmo agito anche noi come lui o avremmo agito diversamente? Il momento di introiezioni/proiezione dell'azione di Marco non viene inficiato dalle parole con le quali è scritto (se, ovviamente, sono comprensibili, complete e coerenti, come è). Il romanzo è quanto c'è di noi che leggiamo in Marco, non in come è stato scritto che abbia fatto ciò che ha fatto.
Esistono quindi romanzi "brutti", "ributtanti", "illeggibili"? A mio avviso no, esistono libri "meno belli", il che è un'altra cosa.
Ma i libri sono come gli amici: non sono il contenitore esterno o la faccia, e non sono nemmeno quello che ci dicono o quello che fanno; gli amici sono ciò che di noi c'è in loro e viceversa.

mercoledì 14 agosto 2013

Il sigillo del fuoco, sconti in agosto

YoucanPrint mi ha comunicato che utilizzando il codice coupon AGOSTO25 durante l'acquisto de Il sigillo del Fuoco, si avrà diritto allo sconto del 25% sull'intero ordine.
Buon Ferragosto.